«Il Duomo senza gente non è Duomo»
Yara ha 18 anni. Nata ad Alessandria d’Egitto, arrivata in Italia a due anni, ha vissuto a Pieve Emanuele, Milano, Padova e poi di nuovo a Milano, prima a NoLo e ora ad Affori. Ha frequentato la scuola del Trotter e poi si è data da fare in varie attività di volontariato delle associazioni lì presenti, spesso lavorando con i bambini. Yara è attivissima, nel suo vecchio quartiere e non solo. Studia, pensa, scrive, canta, lavora con gli altri. Riservata dice, ma è stata anche il volto della campagna sui quartieri di Milano. Yara dice tante cose, come succede a 18 anni. Yara esprime tanti sentimenti, come succede a 18 anni. Yara è una ragazzina e una donna, come succede a 18 anni. Ma tra Affori e il suo vecchio quartiere cosa sceglierà?
La Milano attiva nel volontariato
Durante il lockdown tutti si sono trovati bloccati, senza neanche un preavviso. Tutti hanno avuto comunque un bisogno urgente di tante cose, soprattutto perché si è sentito molto il fatto che ci sono tantissime famiglie che hanno realmente bisogno, e che non fanno finta. Quindi con mia mamma, e con le varie associazioni e il Comune, abbiamo distribuito tantissimi pacchi alimentari. Tantissimi. Mi è piaciuto molto anche il fatto che c’erano tantissime persone che ci tenevano, che veramente hanno dato una mano: è bello vedere la Milano attiva. Un qualcosa che veramente ti soddisfa.
Tra Affori e NoLo…
Mi piace di più Nolo, perché è viva. Tutti hanno difetti e pro e contro, comunque. Nolo perché è viva, però a volte è eccessivamente viva, anche la sera. Affori perché è tranquilla, perché nessuno ti conosce (ride). Perché è bello comunque staccare un po’ dalla realtà, cioè dal fatto che tutti ti conoscono e mi conoscono anche per via di mamma. Lei è molto attiva a NoLo, soprattutto per le comunità arabe. Cioè è bello comunque essere conosciuti, però a un certo punto quando ci si vuole liberare la mente, è bello andare in un posto nessuno ti conosce.
E quel posto dove nessuno ti conosce si chiama città… Ma come ti è sembrata Milano in questi mesi?
Mi è piaciuto sentire la città meno affollata… È una cosa bella ma anche brutta. Brutta soprattutto perché prima sentivi una vera città, cioè sentivi comunque di camminare tra la folla, non essere conosciuto, magari di camminare, vedere le persone che fanno di tutto. Ora vai in Duomo e lo vedi praticamente vuoto.
Sono uscita in Duomo una volta con questa mia amica, abbiamo mangiato un panzerotto e siamo state un po’ lì, sempre in Duomo. Non c’era tanta gente. Abbiamo provato una sensazione di pace, di tranquillità. È una sensazione bella e brutta: perché comunque puoi uscire e goderti il Duomo di più rispetto a prima, però comunque senti qualcosa mancare, perché il Duomo senza gente non è Duomo.